percentuale dell\u2019inflazione<\/strong> troppo elevata, che si ripercuote sugli aumenti dei prezzi di materie prime e servizi. Alla fine di ogni anno l\u2019ente stabilisce il suo valore fisso, che viene poi utilizzato per il successivo calcolo delle pensioni.<\/p>\n\n\n\nPer l\u2019anno 2023 l\u2019Istat aveva calcolato una percentuale di perequazione del 7,3%<\/strong>, che \u00e8 stata applicata fin dal 1\u00b0 gennaio, per un importo pari a 563,74\u20ac al mese<\/strong> come trattamento minimo, con un aumento di circa 40\u20ac rispetto all\u2019anno precedente. Chiaramente in questo calcolo non stiamo prendendo in considerazione le rivalutazioni extra<\/strong>, che vedremo nel dettaglio pi\u00f9 avanti.<\/p>\n\n\n\nPer quanto riguarda la Rivalutazione della Pensione 2024, non \u00e8 ancora stato stabilito il valore di perequazione da parte dell\u2019Istat<\/strong> (un dato che si attende per le prossime settimane e su cui ti aggiorneremo), ma per l\u2019anno prossimo sono comunque previste delle fasce di applicazione.<\/p>\n\n\n\n<\/span>Rivalutazione della Pensione 2024: le fasce percentuali<\/span><\/h2>\n\n\n\nAnche se ancora non si conosce il dato inflazionistico definitivo che emetter\u00e0 l\u2019Istat, il Disegno di Legge presentato al Parlamento ha gi\u00e0 stabilito la percentuale di applicazione della perequazione <\/strong>sulle pensioni a partire da gennaio 2024.<\/p>\n\n\n\nIl principio \u00e8 quello di considerarlo al 100%<\/strong> per i trattamenti pi\u00f9 bassi entro una certa soglia limite, per poi scalare progressivamente la percentuale, fino a giungere al minimo di 22% <\/strong>destinato alle cosiddette \u201cpensioni d\u2019oro\u201d.<\/p>\n\n\n\nDi seguito ti forniamo un breve riassunto sulle percentuali di Rivalutazione della Pensione previste per il 2024, in base all\u2019importo lordo percepito<\/strong> mensilmente<\/strong>:<\/p>\n\n\n\nPer gli importi fino a 4 volte maggiori il trattamento minimo Inps entro un massimo di 2.254,96\u20ac<\/strong>, si calcola il 100%<\/strong>;<\/li>Per gli importi da 4 a 5 volte maggiori il trattamento minimo Inps entro un massimo di 2.818,70\u20ac<\/strong>, si calcola l\u201985%<\/strong> (non pi\u00f9 il 90% come dichiarato in Conferenza Stampa ad ottobre);<\/li>Per gli importi da 5 a 6 volte maggiori il trattamento minimo Inps entro un massimo di 3.382,44\u20ac<\/strong>, si calcola il 53%<\/strong>;<\/li>Per gli importi da 6 a 8 volte maggiori il trattamento minimo Inps entro un massimo di 4.509,92\u20ac<\/strong>, si calcola il 47%<\/strong>;<\/li>Per gli importi da 8 a 10 volte maggiori il trattamento minimo Inps entro un massimo di 5.637,40\u20ac<\/strong>, si calcola il 37%<\/strong>;<\/li>Per gli importi pi\u00f9 di 10 volte maggiori il trattamento minimo Inps, ovvero superiori a 5.637,40\u20ac<\/strong>, si calcola il 22%<\/strong>.<\/li><\/ul>\n\n\n\nTi ricordiamo che tali informazioni sono presenti all\u2019articolo 29<\/strong> del DDL linkato all\u2019inizio del presente testo.<\/p>\n\n\n\n <\/figure>\n\n\n\n<\/span>Esempio sulla Rivalutazione della Pensione 2024<\/span><\/h2>\n\n\n\nSenza conoscere il dato di calcolo aggiornato dell\u2019Istat risulta difficile effettuare una previsione pratica sull\u2019importo che effettivamente andresti a trovare in pi\u00f9 sulla tua pensione a partire da gennaio 2024<\/strong>, ma si pu\u00f2 comunque effettuare un esempio<\/strong> per comprendere meglio come funziona il calcolo.<\/p>\n\n\n\nPer facilitare la questione, prendiamo in esame la perequazione Istat stabilita per il 2023<\/strong>, ovvero del 7,3% e applichiamola alle fasce indicate in precedenza, che si riferiscono all\u2019anno 2024.<\/p>\n\n\n\nEcco il dato che ne risulterebbe:<\/p>\n\n\n\n
Fascia 100%: si applica tutto il 7,3%, per un aumento da 41\u20ac fino a 164\u20ac al mese<\/strong>;<\/li>Fascia 85% che si applica sul dato Istat, che diventa in questo caso 6,60%, per un aumento da 148\u20ac a 186\u20ac<\/strong>;<\/li>Fascia 53% che si applica sul dato Istat che diventa 3,87%, per un aumento da 109\u20ac a 130\u20ac<\/strong>;<\/li>Fascia 47% che si applica sul dato Istat che diventa 3,43%, per un aumento da 116\u20ac a 154\u20ac<\/strong>;<\/li>Fascia 37% che si applica sul dato Istat che diventa 2,70%, per un aumento da 121\u20ac a 152\u20ac<\/strong>;<\/li>Fascia 22% che si applica sul dato Istat che diventa 1,61%, per un aumento minimo di 90\u20ac<\/strong>.<\/li><\/ul>\n\n\n\nTi ricordiamo ancora una volta che si tratta di calcoli effettuati sulla perequazione Istat valida per il 2023 e non su quella aggiornata; pertanto, si tratta solo di un esempio<\/strong> per meglio comprendere l\u2019applicazione delle Rivalutazioni previste per il 2024.<\/p>\n\n\n\nInoltre, tutti gli aumenti vengono calcolati sul lordo mensile<\/strong> percepito, compresa la tredicesima, escludendo altres\u00ec le prestazioni fiscalmente non imponibili, come la pensione di accompagnamento o la cosiddetta \u201cquattordicesima\u201d.<\/p>\n\n\n\n