Come Brevettare un’idea

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Brevettare un’idea è fondamentale per il successo di un nuovo business che si vuole intraprendere. Infatti, la classica lampadina che si accende all’improvviso può non essere sufficiente di per sé: l’idea – o l’invenzione – va tutelata e registrata per poter essere sfruttata e monetizzata.

Si brevetta un’idea anche e soprattutto per evitare che qualcun altro possa copiarla, specialmente ora che la globalizzazione ci mette in diretta competizione con i produttori e fornitori cinesi che riescono velocemente a realizzare qualsiasi cosa contenendo i costi al minimo.

Come Brevettare un’idea

Capita spesso – e ci sono casi eclatanti – che un’idea lanciata su un Crowdfunding come Kickstarter sia stata copiata da un produttore cinese. Ed è a questo punto che entra in gioco il brevetto: ma come si fa a brevettare un’idea?

Anzitutto diciamo subito che un brevetto è un titolo giuridico con il quale è possibile tutelare i diritti di un’invenzione o di un prodotto. Tale titolo dura per un determinato arco temporale ed è valido all’interno di un territorio prestabilito.

Il deposito del brevetto consente lo sfruttamento dell’invenzione o attraverso la sua realizzazione pratica o mediante la cessione del diritto di sfruttamento attraverso la licenza obbligatoria. La durata del brevetto è di 20 anni passati i quali l’invenzione è di pubblico dominio. 

Tipologie di brevetto: invenzione e utilità

Il brevetto può essere di due tipi: per invenzione e per modello di utilità. Quello per invenzione, che comporta un grado più alto di protezione, viene concesso a quelle idee che presentano un elevato livello di innovazione e sono una originale soluzione a una questione tecnica fino a quel momento irrisolta.

Durata di un brevetto

La durata del brevetto in questo caso è ventennale e non prevede rinnovo. Il modello di utilità è una tipologia presente in pochi Stati tra cui l’Italia. Viene utilizzato per quelle situazioni in cui si intende brevettare oggetti che modificano oggetti pre-esistenti rendendone più facile l’utilizzo.

La sua durata massima è di dieci anni e presenta un grado di protezione inferiore a quello per invenzione. Poiché non è sempre facile scegliere tra le due tipologie, è possibile effettuare il cosiddetto doppio deposito demandando all’Ufficio italiano brevetti la scelta tra le due opzioni. 

ufficio brevetti e marchi

Brevetto italiano, Europeo e Internazionale

La registrazione del brevetto dal punto di vista territoriale può avvenire su scala nazionale, europea o internazionale. Ognuna di queste richiede procedure e referenti diversi. Nel caso in cui si voglia depositare un brevetto su scala nazionale ci si deve rivolgere all’Ufficio italiano brevetti e marchi.

Per le registrazioni dei brevetti in Europa il referente è l’Ufficio europeo dei brevetti (European patent office) mentre per quelle internazionali, la gestione è a capo dell’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (World intellectual property organization). Naturalmente, è essenziale verificare presso uno di questi uffici se l’idea che intendiamo brevettare sia già stata registrata.

Requisiti necessari per il Brevetto

Per procedere al deposito del brevetto occorre prima verificare se la nostra idea possiede i requisiti adatti. L’elenco comprende le seguenti voci:

  • Novità
  • Attività inventiva
  • Applicazione industriale
  • Liceità

Per quanto riguarda la Novità, si intende che l’invenzione presentata deve essere nuova. Con questo si intende che, al momento della presentazione della domanda di brevetto, l’idea non sia già stata diffusa o con la sua realizzazione/utilizzazione o anche con una sua descrizione. 

Perché un’idea sia brevettabile, occorre inoltre che un tecnico verifichi che ci sia attività inventiva. In sostanza la nostra invenzione deve essere originale, cioè derivante da un processo creativo o inventivo e non essere da una diretta emanazione di quanto già esiste. Altra voce indispensabile per la brevettabilità è che la nostra invenzione abbia la possibilità di essere realizzabile e utilizzabile dal punto di vista industriale.

Va da sé che per soddisfare questo requisito la nostra idea deve rispondere a un bisogno altrimenti non ci sarà nessun tipo di domanda e quindi nessun interesse alla sua produzione. L’elenco comprende poi il requisito della Liceità. In pratica, secondo quanto recita la legge, l’invenzione che intendiamo brevettare “non deve essere contraria alla legge, all’ordine pubblico e al buon costume”. 

Oltre ai quattro requisiti di brevettabilità, ce n’è un altro che non riguarda l’invenzione in sé ma la domanda di brevetto e risponde al nome di Sufficiente descrizione.

In pratica, perché la domanda sia valida, deve essere formulata in chiaramente e in maniera esaustiva in maniera tale che possa essere gestita dall’ufficio senza ricorrere a ulteriori approfondimenti o lavori di ricerca. 

Cosa non si può brevettare

Mancando questi requisiti (insieme o singolarmente) l’invenzione è non brevettabile. La normativa del 10 febbraio 2005 elenca una serie di casi in cui non è possibile richiedere un brevetto: 

  • le teorie scientifiche
  • imetodi matematici e le scoperte
  • ipiani, e i metodi per attività intellettuali
  • giochi,attività commerciali ed i programmi per elaboratore
  • le presentazioni di informazioni
  • i metodi per il trattamento chirurgico o terapeutico e i metodi di diagnosi
  • le razze animali
  • tutto ciò che non deriva dall’ingegno umano ma che è presente in natura

Altri casi che sono esclusi dalla brevettabilità sono:

  • le creazioni estetiche
  • il software (tutelato dalle norme sul diritto d’autore)
  • le invenzioni contrarie all’ordine pubblico, alla morale o alla salute pubblica

Il brevetto è l’unico strumento che garantisce la protezione della nostra idea e non è sostituibile da altre procedure.

Nel caso in cui non è possibile o non si voglia procedere alla richiesta del brevetto, è possibile commercializzarla con i cosiddetti contratti di know-how. grazie ai quali si dà in licenza l’insieme delle conoscenze tecniche grazie alle quali si ottiene un risultato o si produce un oggetto.

Perché questi contratti siano attuabili, occorre che il know-how sia innovativo e che sia segreto. 

Costo di un brevetto

Il deposito del brevetto prevede la compilazione di una serie di documenti che debbono poi essere inviati o a una sede della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura o al ministero dello Sviluppo economico a Roma.

La pubblicazione avviene dopo 18 mesi dalla data del deposito. Il deposito può essere effettuato anche per via telematica previa registrazione al sito web.telemaco.infocamere.it.

Il costo per depositare un brevetto varia da 50 euro (per la domanda in formato elettronico) ai 600 euro se la documentazione supera le 50 pagine.

Per quanto riguarda invece i costi per il rinnovo del brevetto oltre il quarto anno, variano da 60 euro (per il quinto anno) fino ai 650 euro (per il quindicesimo anno fino al ventesimo).

Una volta ottenuto, il titolare del brevetto acquisire il diritto di fare uso esclusivo dell’invenzione dal punto di vista produttivo ed economico.

Decadimento di un brevetto

Il brevetto può decadere per il mancato pagamento della tassa annuale prevista. In caso di mancato pagamento c’è un periodo di sei mesi durante i quali l’importo può essere pagato con una maggiorazione.

Se, scaduto questo termine, il pagamento non è effettuato il brevetto decade e non può essere recuperato. L’altro caso di decadimento del brevetto riguarda la mancata realizzazione dell’invenzione nel triennio successivo alla concessione del brevetto o dopo 4 anni dal deposito