La questione della trasparenza dei conti pubblici è diventata ormai quasi un must della politica attuale e la digitalizzazione delle imprese non ha fatto altro che contribuire in questo senso e semplificare tale processo.
La risposta informatica alla trasparenza degli affari della Pubblica Amministrazione è stata fornita dal cosiddetto SIOPE, il Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici, nato nel 2006 da una convenzione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia, l’ISTAT e il mondo bancario.
Come funziona il SIOPE
Il SIOPE rileva telematicamente e quotidianamente tutte le informazioni inerenti a incassi e pagamenti effettuati dai tesorieri delle Amministrazioni pubbliche (enti locali, regionali e statali), mediante la piattaforma informatica www.siope.it.
Questo immenso archivio digitale, gestito dalla Banca d’Italia, è nato con l’obiettivo principale di:
- migliorare la conoscenza, da parte degli enti coinvolti, dell’andamento dei conti pubblici, sia in termini di quantità di informazioni disponibili che di tempestività delle stesse;
- uniformare, mediante una codifica standard, coerente con il Sistema europeo dei conti, per ciascuna tipologia di ente e di spesa, i sistemi contabili adottati dalle varie Amministrazioni pubbliche, in modo da facilitarne il confronto;
- favorire il coordinamento della finanza pubblica centrale e periferica.
Nello specifico, gli enti coinvolti nella rilevazione dei propri dati finanziari, disponibili nella banca dati SIOPE, sono:
- le Amministrazioni locali
- le Amministrazioni centrali
- le Amministrazioni statali
Enti presenti sul SIOPE
Non sono, invece, attualmente disponibili nell’archivio SIOPE i dati riguardanti operazioni di entrate e uscite degli Enti di previdenza pubblici, che forniscono tali informazioni direttamente alla Ragioneria Generale dello Stato, con cadenza mensile, e quelli inerenti agli incassi e ai pagamenti dello Stato effettuati con procedure differenti dal mandato informatico.
Se in un primo momento l’archivio informatico SIOPE era nato esclusivamente per gli enti pubblici interessati e coinvolti, al fine di agevolare l’impostazione delle loro politiche di bilancio e il controllo costante della gestione dei loro conti, da giugno 2014, in conformità al decreto legge n. 66 del 24 aprile 2014, tali dati sono divenuti accessibili a tutti i cittadini che intendano informarsi su come vengono spesi i soldi pubblici, da loro forniti attraverso il sistema di tassazione locale e nazionale.
I dati SIOPE, forniti dai tesorieri delle Pubbliche Amministrazioni, sono aggiornati ogni settimana, nella notte tra giovedì e venerdì, sulla base delle informazioni ricevute dalla Banca d’Italia entro le 9:00 di ogni giovedì mattina, e possono essere consultati sul sito siope.it ma anche scaricati, per elaborazioni più articolate.
Accedere all’Archivio SIOPE
Ma come accedere all’archivio SIOPE e consultarne i relativi dati? Per farlo, ti basterà collegarti al sito internet www.siope.it e, senza bisogno di alcuna username né di password, potrai visualizzare liberamente le informazioni che ti interessano in merito a entrate e uscite della PA.
In particolare, la piattaforma informatica SIOPE consente di effettuare due tipi di operazione:
- consultare i dati disponibili con diversi livelli di dettaglio e confrontandoli tra loro;
- scaricare tabelle e report inerenti.
I dati del Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici sono suddivisi in cinque macro-sezioni:
- Enti: qui è possibile visualizzare i dati di ciascun singolo ente. Questa sezione si divide, a sua volta, in tre sotto-sezioni:
- Presenza/assenza segnalazioni, che permette di verificare, per un certo periodo di tempo stabilito dall’utente, le segnalazioni giornaliere giunte da quell’ente e, quindi, l’importo giornaliero dei suoi incassi e pagamenti e l’eventuale mancanza di segnalazioni in determinati giorni
- Dettaglio segnalazioni giornaliere, che consente di visualizzare in dettaglio la singola segnalazione di una giornata
- Prospetti periodici, dove è possibile visualizzare e scaricare i prospetti riassuntivi relativi a un determinato ente e riguardanti incassi, pagamenti, liquidità e indicatori finanziari in un certo periodo di tempo predefinito (giorno, mese, trimestre, semestre e anno)
- Aggregati: in questa sezione si possono consultare prospetti di riepilogo per aggregati di enti, raggruppati per appartenenza a uno stesso comparto di enti SIOPE, area geografica o caratteristica demografica.
- Download: quest’area permette di scaricare i dati dell’archivio in formato CSV.
- Confronti: qui è possibile realizzare dei confronti tra dati inerenti a uno stesso ente o a un aggregato in diversi periodi temporali, tra diversi enti in uno stesso periodo e tra i valori di una serie di indicatori finanziari di un ente rispetto ai valori medi del suo comparto di appartenenza.
- Serie storiche: quest’ultima sezione consente di visualizzare, sotto forma di grafico o tabella, l’andamento nel tempo di una specifica variabile (ad esempio, “totale incassi” o “totale pagamenti”) per un singolo ente o relativamente a due enti e per periodi temporali differenti.
Discorso a parte merita il comparto “STATO”, costituito dall’insieme dei Ministeri (sotto-comparti – ad esempio il Miur), per i quali è possibile visualizzare solo i pagamenti effettuati con la procedura del “mandato informatico”, che sono solo una parte, anche se la più rilevante in termini numerici, dei pagamenti totali del bilancio statale.
I prospetti periodici dello STATO si suddividono in tre sezioni, codificate secondo una classificazione economica:
- Pagamenti diretti: sono quelli eseguiti a favore di imprese e famiglie, che hanno, appunto, un impatto diretto sull’economia.
- Trasferimenti a Bilancio: ovvero i pagamenti effettuati dai Ministeri all’Erario.
- Altri trasferimenti: si tratta delle risorse finanziarie che il Bilancio dello Stato trasferisce alle contabilità speciali della Tesoreria statale.
Infine, bisogna ricordare la recente novità che ha riguardato la codifica gestionale del SIOPE, la quale è stata adattata, a partire dal 2017, al piano dei conti integrato, in conformità al decreto legislativo n.118 del 2011, nell’ambito del processo di armonizzazione dei bilanci degli enti territoriali (ARCONET). L’obiettivo principale di tale modifica è quello di facilitare la confrontabilità dei sistemi contabili delle varie Amministrazioni territoriali e dei loro organismi strumentali.