Naspi: ecco quando è Possibile averla anche Lavorando

È possibile continuare ad avere la Naspi quando si trova un nuovo lavoro?

In linea di principio la risposta è negativa. La ragione è da individuarsi nella natura stessa dell’indennità di disoccupazione.

Cerchiamo di capire meglio la questione e vediamo se e come è possibile avere la Naspi anche lavorando.

La Naspi è Compatibile con un Nuovo Lavoro?

Quale sussidio spettante a chi ha perso involontariamente il lavoro, pensato per compensare economicamente la perdita dello stipendio, la Naspi non è compatibile con una situazione lavorativa attiva. 

Esistono, però, delle eccezioni, previste dalla legge, che permettono di continuare ad avere la Naspi anche lavorando. Ne abbiamo parlato anche qui:

In questo articolo, però, ci occuperemo nel dettaglio di tutti quei casi in cui la Naspi non decade in virtù dell’inizio di un nuovo lavoro. Tuttavia, anche dove è prevista l’erogazione, l’inizio di un’attività, autonoma o subordinata, comporta delle conseguenze, quali:

  • la sospensione del sussidio;
  • la riduzione dell’importo Naspi.

Decadenza e Sospensione Naspi: cosa cambia?

Ai fini del nostro discorso, per prima cosa è bene capire la differenza tra sospensione decadenza della Naspi. 

  • Nel primo caso, si tratta di un’interruzione temporanea del pagamento, ma che non si traduce in una perdita del beneficio. Esso è, per l’appunto, sospeso. Un’ipotesi tipica è quella di un percettore assunto con contratto di lavoro a tempo determinato. Affinché, però, la Naspi sia solo sospesa, in questo caso è necessario che il nuovo rapporto di lavoro sia da contratto di durata inferiore a 6 mesi e da questo se ne ricavi un reddito annuo superiore a 8145 euro
  • La decadenza, invece, comporta la perdita definitiva del sussidio. Per continuare ad usufruirne è necessario, in questo caso, procedere con una nuova domanda di disoccupazione. Tipico esempio è quello di un’assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Qualora il rapporto di lavoro dovesse terminare, il lavoratore può richiedere una nuova Naspi, a condizione che la causa della cessazione non sia dovuta a dimissioni presentate dal lavoratore.

Quando si può Avere la Naspi anche Lavorando

Se con la firma di un contratto di lavoro a tempo indeterminato si decade dal diritto alla Naspi e con uno a tempo determinato essa viene sospesa, quando si continua a ricevere?

Abbiamo, nel paragrafo precedente, fatto riferimento, però, ad un contratto di lavoro a tempo determinato della durata inferiore a 6 mesi e con un reddito annuo superiore a 8145 euro. 

Tuttavia, se il reddito annuo percepito è inferiore alla somma di cui sopra, ecco allora che la Naspi non viene sospesa. In questo caso, infatti, essa viene ugualmente erogata, ma ridotta fino all’80% del suo importo.

Allo stesso modo, un contratto di lavoro occasionale (cosiddetto PrestO) non comporta alcuna sospensione o decadenza, a condizione che i redditi derivanti dalla prestazione non superino i 5mila euro annui. In questo caso, tali redditi sono cumulabili con la Naspi.

Identica situazione nel caso di stage o attività sportive dilettantistiche, anche se assimilate al lavoro dipendente. 

Quando Occorre Inviare la Comunicazione all’Inps

In alcuni di questi casi, per continuare a beneficiare della Naspi, è necessario inviare una comunicazione all’Inps dove si deve segnalare non solo l’inizio dell’attività, ma anche il reddito percepito.

Questo vale in caso di contratto di lavoro a tempo determinato di durata inferiore a sei mesi e con reddito annuo non superiore a 8145 euro

Trattato alla stregua di un lavoro dipendente, anche in caso di stage è necessario inviare la comunicazione all’Inps.

Non è invece necessaria per lavori PrestO o per le attività sportive dilettantistiche.

Come e Quando inviare la Comunicazione all’Inps

Per segnalare all’Inps l’inizio di un nuovo lavoro si hanno a disposizione 30 giorni di tempo dalla data di inizio del rapporto di lavoro, ovvero dalla data di presentazione della Naspi per coloro che hanno avviato un’attività autonoma prima del periodo di disoccupazione.

La comunicazione va inviata attraverso l’apposito servizio Naspi-Com disponibile sul sito Inps alla sezione Prestazioni e Pagamenti. 

Per utilizzare il servizio è necessario essere in possesso di SPID, CIE o CNS.

Naspi e Lavoro Autonomo

Vogliamo, per concludere, spendere qualche parola sulla Naspi e l’avvio di un’attività autonoma. L’indennità di disoccupazione viene sospesa o si può continuare a percepire? 

Anche qui a fare la differenza è il reddito percepito.

Se questo non supera i 4800 euro annui, la Naspi non si perde, ma verrà ridotta dell’80%. Se si supera tale soglia, invece, si decade. 

Anche qui, come accennato, è necessario inviare una comunicazione all’Inps entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. Inoltre, il 30 gennaio di ogni anno va segnalato il presunto reddito percepito per quell’annata, anche se pari a zero euro. 

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