Il tema della trasparenza e quello dell’uniformità nell’ambito dei conti pubblici sono diventati attualmente un obiettivo centrale della Pubblica Amministrazione e diverse sono già le operazioni intraprese in tal senso.
Una delle più significative e rilevanti è la realizzazione della BDAP, ovvero della Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche, nata nel 2010 per rispondere alla riforma della contabilità e finanza pubblica predisposta dalla legge 196/2009.
Come funziona Open BDAP
La BDAP, infatti, che si inserisce anche nel generale processo di digitalizzazione degli strumenti e delle informazioni della Pubblica Amministrazione, è la principale banca dati informatica dello Stato e degli enti locali (www.bdap.tesoro.it), presso la quale confluiscono tutte le informazioni, finanziarie, anagrafiche, fisiche, procedurali, inerenti le diverse amministrazioni pubbliche del nostro Paese.
Qual è lo scopo fondante della BDAP? Essa, appunto, è stata creata con i principali obiettivi di:
- semplificare e migliorare il monitoraggio e il controllo degli andamenti della finanza pubblica da parte degli enti coinvolti, mediante un sistema di raccolta dati completo, efficiente, omogeneo e tempestivo;
- uniformare e razionalizzare i sistemi contabili delle diverse amministrazioni pubbliche, per consolidare e rendere più efficiente e organizzato il federalismo fiscale;
- fornire uno strumento unico, omogeneo, completo e costantemente aggiornato, di rilevazione, valutazione e analisi della spesa pubblica, per facilitare la gestione, il controllo, il confronto e la programmazione della stessa;
- garantire la trasparenza dell’utilizzo delle risorse pubbliche, ai fini della conoscenza da parte dell’intera cittadinanza e dell’anti-corruzione.
Cosa si trova in Open BDAP
La BDAP-MOP, in particolare, consente il monitoraggio delle opere pubbliche, in quanto contiene tutte le informazioni riguardanti l’intero ciclo della spesa delle opere pubbliche in Italia.
In tale banca-dati, infatti, confluiscono tutte le informazioni contenute nei sistemi di raccolta collegati: CUP, il Codice Unico di Progetto di Investimento pubblico, gestito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, CIG (Codice Identificativo Gara), gestito dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC), e SIOPE, ovvero il Sistema Informativo delle Operazioni (finanziarie: incassi e pagamenti) degli Enti pubblici, gestito da Bankitalia per conto del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze).
Tale sistema integrato garantisce, così, l’unicità dell’invio dei dati, semplificando gli oneri di trasparenza richiesti alle amministrazioni pubbliche e uniformando la raccolta delle informazioni pubbliche.
Chi può consultare Open BDAP
Per quanto riguarda, invece, i soggetti che possono usufruire delle notizie contenute nella BDAP, tanto a mero scopo informativo quanto ai fini di analisi e/o gestione e controllo, essi appartengono a tre categorie:
- gli enti pubblici, ovvero tutti i soggetti istituzionali, locali e nazionali, coinvolti nella gestione della finanza pubblica, ai quali è indirizzato l’accesso riservato, con i relativi strumenti di lavoro (report, tabelle, grafici, ecc.) per gestire e controllare il proprio bilancio e anche per confrontarsi con le altre amministrazioni;
- gli analisti di settore, coinvolti nel monitoraggio e nell’analisi dei sistemi contabili, i quali hanno anch’essi a disposizione l’area riservata;
- i cittadini, per i quali è disponibile, invece, l’OpenBDAP, l’area di libero accesso del portale web della Ragioneria Generale dello Stato che raccoglie contenuti inerenti la finanza pubblica, espressi in modo chiaro, sintetico, comprensibile e accessibile a tutti.
L’OpenBDAP, in particolare, risponde all’esigenza e agli obblighi di trasparenza richiesti dalla legge agli enti pubblici (e anche ai privati, coinvolti nella realizzazione di opere pubbliche) e semplifica tali oneri, in quanto consente a ciascun ente di rimandare direttamente alla propria pagina dedicata all’interno della piattaforma informatica BDAP, mediante un link inserito nella sezione “Amministrazione trasparente” del proprio sito internet istituzionale.
Documenti e informazioni presenti su BDAP
Su OpenBDAP, quindi, l’utente può trovare tutte le informazioni che gli interessano in merito alla PA, sia generali che dettagliate, a seconda delle proprie esigenze conoscitive, e suddivise per tipologia: documenti, disponibili in diversi formati (PDF, Excel, ecc.); informazioni di carattere editoriale (articoli, link, descrizioni, ecc.); tabelle; grafici, anche questi di vario tipo; dataset, ovvero dati elaborabili (Open DATA), messi a disposizione dalla RGS (Ragioneria Generale dello Stato).
Il portale OpenBDAP, inoltre, mette a disposizione degli utenti diversi percorsi di navigazione per accedere ai contenuti desiderati:
- Tematiche: queste sono disponibili mediante un menu a tendina, in alto a sinistra, e ciascuna conduce a una o più schede contenuto, che vanno dalla descrizione generale ai dettagli, per analisi più approfondite. I temi consultabili, nello specifico, sono: Contabilità Nazionale, Conti di Cassa, Bilanci degli Enti, Incassi e Pagamenti degli Enti della PA, Debito degli Enti della PA, Opere Pubbliche, L’Italia e l’Unione Europea, Pubblico Impiego, Sanità, Anagrafe Enti della PA;
- Open DATA: si tratta della piattaforma “open” messa a disposizione dalla RGS, contenente dati in forma tabellare e grafica, consultabili, scaricabili ed elaborabili, anche questi suddivisi per temi e accessibili da un menu a tendina, sempre in alto a sinistra;
- Navigazione ad albero: questo percorso prevede l’utilizzo di un menu a comparsa laterale, in alto a sinistra di ogni pagina del portale, per accedere direttamente ai temi che interessano, organizzati in maniera gerarchica, dalle amministrazioni centrali a quelle locali e agli enti di previdenza;
- Utilità: qui sono presenti le FAQ, dei link utili e il supporto per gli utenti.
BDAP Area Riservata e Login
Per quanto concerne, invece, l’area riservata della BDAP-MOP, accessibile ai soggetti istituzionali, i dati per il monitoraggio delle opere pubbliche in essa contenuti sono suddivisi in quattro sezioni: anagrafica, finanziaria, procedurale e fisica, rispettivamente ricavate dalle fonti della Presidenza del Consiglio, del SIOPE e dell’ANAC.
La Banca dati delle Amministrazioni pubbliche, quindi, si alimenta mediante i dati di CUP, CIG e SIOPE, aggiornati quotidianamente e tempestivamente dagli enti pubblici interessati. Questi ultimi, dunque, non devono far altro che verificare la correttezza dei dati già presenti nella BDAP, completare il set informativo, inserendo i dati non presenti nei sistemi alimentanti (delta), validare e trasmettere tali dati (la scadenza per la validazione e trasmissione dei dati su BDAP-MOP è trimestrale).
Ogni amministrazione, per adempiere a tale compito, deve avere un Referente Unico del Monitoraggio, che può e deve essere aiutato dai colleghi per il controllo, la raccolta e l’inserimento dei dati nella BDAP, ma che viene considerato come l’unico responsabile per la validazione e la trasmissione degli stessi nella banca dati.