L’anticipo TFR permette a tutti i lavoratori dipendenti, assunti nella stessa azienda o amministrazione pubblica da almeno otto anni, di richiedere la somma anticipata del trattamento di fine rapporto.
La richiesta per l’anticipo del TFR dev’essere giustificata e non permette di ottenere l’intera cifra dovuta dall’azienda, ma si può ottenere solo sino al 70% del suo importo.
Questa richiesta può essere formulata da tutti i dipendenti pubblici e privati con un contratto a tempo determinato. Il regolamento che vige su questa pratica è contenuto all’interno dell’articolo 4, comma 4 e 5 del decreto legislativo 185/2008.
Cos’è la richiesta di anticipo TFR
Se sei un dipendente pubblico o privato ti starai chiedendo se è possibile o meno ottenere un anticipo sul TFR, per evitare di chiedere un prestito in banca. L’anticipo del trattamento di fine rapporto, come abbiamo accennato è un diritto del lavoratore privato e pubblico che abbia già maturato un’anzianità lavorativa pari a 8 anni. Non si può richiedere l’anticipo nel momento in cui non si abbia un contratto a tempo indeterminato. Infatti, nei contratti a tempo determinato è già prevista la liquidazione del trattamento di fine rapporto con la conclusione del contratto di lavoro.
La richiesta per l’anticipo TFR dev’essere effettuata dal lavoratore e obbligatoriamente presentata al proprio datore di lavoro. Questo modulo prevede la specifica del motivo per il quale si richiede un anticipo, questa somma, infatti, viene rilasciata sono in alcuni casi particolari.
Inoltre, non si può richiedere un anticipo su tutto il valore del TRF. Per esempio se hai lavorato 8 anni, potrai ottenere il 70% della somma prevista dalla liquidazione si al giorno della richiesta. Naturalmente è impossibile ottenere un anticipo sulle somme che non sono ancora state maturate.
Anticipo TFR in formula mensile per il fondo pensione
Secondo il decreto varato il primo gennaio del 2007, il lavoratore oltre a poter richiedere l’anticipo del TFR in un’unica soluzione, può scegliere anche di prendere il TFR mensilmente al fine di impiegarli per il fondo pensionistico privato. Quindi il lavoratore può scegliere volontariamente di accantonare il proprio trattamento di fine rapporto in un fondo pensionistico di previdenza complementare.
Questo dev’essere dichiarato dal lavoratore, compilando il modulo apposito per la richiesta. Se invece si decide di lasciare il TFR in azienda, allora si potrà richiedere solo un anticipo della liquidazione ad esempio per l’acquisto della prima casa per sé o per i propri figli, oppure per ottenere un congedo parentale, o per alcune spese mediche straordinarie.
La domanda di anticipo può essere effettuata una sola volta, quindi non si potrà più usufruire di questa somma, se è stata già formulata in passato una richiesta di anticipo. L’anticipo del TFR non dev’essere pari obbligatoriamente al 70%, ma si può decidere di richiederne anche un importo minore, sino a un minimo del 4% sul valore totale.
Come funziona l’anticipo TFR per i dipendenti pubblici
Nonostante sia stata varata una legge che permette ai dipendenti pubblici di ottenere l’anticipo TFR, in realtà questa situazione prevede ancora diversi punti oscuri. Infatti, i dipendenti pubblici non hanno ancora un decreto ministeriale ad hoc che possa sancire esattamente quali siano le modalità e i requisiti per l’erogazione del TFR anticipato.
Come riportato dall’Inps, in realtà l’attuale normativa non permette ai dipendenti pubblici di ottenere realmente un anticipo sul TFR, neanche a coloro per i quali dovrebbe essere applicato l’articolo 2120 del codice civile. Tale possibilità è esclusa, perché nell’ultimo accordo tra l’ARAN e le organizzazioni dei sindacati, è stato stabilito che: le condizioni per l’armonizzazione tra il settore pubblico e privato in tema di anticipo del TFR sono in fase di contrattazione, al fine di rispettare gli equilibri delle finanze pubbliche dello stato.
Secondo quanto riportato da AltroConsumo, comunque i dipendenti pubblici che hanno un contratto di assunzione che parte dal 1 gennaio del 2001, potrebbero richiedere comunque l’anticipo del TFR, mentre non sarebbe possibile per coloro che hanno iniziato a lavorare prima di questa data.
Ci sono alcuni casi, inoltre in cui l’anticipo del TFR è possibile anche per i dipendenti pubblici, come ad esempio: l’acquisto della prima casa, il versamento in fondi pensionistici privati e complementari, problemi di salute propri o familiari.
Richiesta anticipo TFR i motivi giustificati
Per ottenere l’anticipo del TFR è possibile motivare questa scelta a fronte di alcune esigenze che pongono altresì il lavoratore in difficoltà nell’ottenimento di un prestito.
L’anticipo del TFR dai lavoratori privati e pubblici può essere dunque richiesto (sempre dopo 8 anni di anzianità lavorativa) in casi specifici che adesso andremo a illustrate.
Sono considerati motivi giustificati per l’anticipo del TFR:
- L’acquisto della prima casa per il proprio figlio maggiorenne e per sé stessi.
- Spese sanitarie da sostenere per il proprio benessere o per quello di un membro di un familiare a carico
- Spese per i lavori da svolgere nel condominio in cui si ha la prima casa, quindi sono inclusi i lavori di ristrutturazione dell’immobile
- Spese per i periodi in cui di gode del congedo parentale. Questa soluzione è prevista dall’Inps, e prevede la compilazione dell’apposito modulo per la richiesta dell’anticipo TFR.
- Partecipazione a una cooperativa
- Costruzione della prima casa in proprio mediante un’azienda certificata in possesso del DURC
- Acquisto di una nuova casa a seguito della vendita della prima. In questo caso l’anticipo avverrà solo dopo la vendita della prima casa, e solo se si riesce a dimostrare che il ricavato della vendita della prima casa sia stato impiegato interamente per l’acquisto della nuova abitazione.
Infine, si ricorda che l’anticipo del TFR per l’acquisto della casa, oppure per la sua ristrutturazione può essere effettuato solo una volta e non si può ripetere più la stessa richiesta.
Differente invece se si pone la richiesta di anticipo TFR per sostenere delle spese mediche per sé stessi o per la propria famiglia. In questi casi, l’anticipo può essere richiesto nuovamente solo in caso in cui le condizioni di salute peggiorino. Oppure si possono formulare due richieste nel caso queste prevedano le cure per due membri diversi dello stesso nucleo famigliare (es. prima richiesta per la moglie, seconda richiesta per il lavoratore stesso).