L’Irpef è una tassa prevista dal sistema fiscale italiano, è tra le principali entrate dello Stato e viene calcolata in modo progressivo sul reddito.
Ciò vuol dire che il calcolo Irpef prevede una tassa che aumenta con l’aumentare del reddito.
Questa tassa viene calcolata in base al reddito e soprattutto viene imposta a tutti coloro che fanno la dichiarazione dell’Irpef durante l’anno, sia che si è dipendenti sia lavoratori autonomi o commercianti.
Per il calcolo Irpef si possono utilizzare dei sistemi telematici appositi oppure si può scegliere di fare il calcolo attraverso la compilazione dei vari parametri come:
- Il reddito imponibile
- Irpef lorda
- Deduzioni
- Oneri Deducibili
Calcolo Irpef: determinazione dell’imposta
Il Calcolo Irpef prevede che il contribuente versi le tasse in base a diverse imposte reddituali che cambiano attraverso degli scaglioni specifici. Per ogni scaglione si hanno delle percentuali che vanno applicate sul reddito per effettuare il calcolo dell’Irpef. Queste aliquote nel 2018 prevedono una variazione che va dal 23% al 43%.
Il contribuente dunque deve versare l’imposta Irpef in base allo scaglione di reddito nel quale si rientra. Naturalmente, la percentuale non dev’essere applicata sul reddito netto, ma a questo vanno sottratte le detrazioni che ogni contribuente può dedurre dal reddito complessivo.
Come determinare l’imposta sul reddito nel 2018
Per determinare e calcolare l’Irpef dovuta dal contribuente sul reddito è necessario, innanzi tutto fare il calcolo del reddito complessivo netto. Questo è dato dalla somma dei vari redditi imponibili netti, come i redditi da:
- lavoro dipendente
- lavoro assimilati
- lavoro autonomo, libero professionista o esercenti arti e professioni
- impresa, fondiari capitali
- diversi (come rendite catastali su case e terreni)
Il reddito imponibile viene dato dalla differenza precisa tra il reddito complessivo e gli oneri deducibili. In caso si debba ottenere uno sconto sull’Irpef, ad esempio nel momento, in cui si usufruisce del bonus ristrutturazione sarà possibile scontarla dal dovuto sull’Irpef.
Oltre al reddito imponibile, bisogna considerare anche altri variabili che influiscono sul calcolo come:
- l’imposta lorda: questa viene ottenuta applicando il reddito imponibile alle aliquote progressive che corrispondono ai vari scaglioni di reddito.
- L’imposta netta: questa si ottiene sottraendo l’imposta lorda, che avete determinato in precedenza, poi si sottraggono le varie detrazioni previste e i diversi crediti d’imposta che spettano al contribuente.
Dall’imposta netta, oltre alle voci che abbiamo già citato, sarà necessario scomputare altri dati specifici, questi sono:
- I vari crediti d’imposta
- I diversi versamenti in acconto
- Le ritenute che vengono considerate come titolo d’acconto
Dopo aver scomputato tutte le voci, allora sarà possibile ottenere qual è la somma sulla quale applicare la percentuale prevista dalla tassazione dello Stato italiano.
Quali sono le aliquote IRPEF e gli scaglioni previsti nel 2018
Circa ogni due anni è possibile calcolare l’imposta in base al reddito che ha racimolato il contribuente durante l’anno. Dopo bisogna applicare le aliquote in base ai scaglioni di reddito, e poi è necessario provvedere alla somma delle imposte dovute sui vari scaglioni di reddito.
Secondo le aliquote IRPEF del 2018, l’imposta è dovuta al pari del:
- 23% per tutti i lavoratori che hanno un reddito sino a un massimo di 15 mila euro
- 27% per tutti i contribuenti che presentano una dichiarazione che va dai 15.001 sino ai 28.000 mila euro
- 38% per chi dichiara un reddito che va tra i 55.001 e i 75.000 mila euro
- 43% per i redditi del contribuente superiori al 75%
Grazie a queste percentuali è possibile determinare quale sia l’importo dell’IRPEF lorda che viene calcolata in base agli scaglioni in base al reddito imponibile del contribuente.
Quindi se ad esempio hai un reddito pari a 15.000 mila euro, dovrai calcolarne il 23%, dunque il totale dell’Irpef lorda sarà pari al 3450,00 euro.
Calcolo Irpef: quali sono le detrazioni
Le detrazioni fiscali dell’Irpef sono riduzioni d’imposta e sconti che possono essere concesse dallo stato al fine di determinare quale sia l’importo delle tasse da corrispondere allo stato. Gli sconti devono essere applicati direttamente sulla somma imposta che il contribuente deve pagare. Le detrazioni fiscali sono una componente dell’Irpef e queste si possono distinguere in due sezioni:
- detrazioni soggettive: ossia quelle che si hanno in base alla propria situazione familiare, come ad esempio il coniuge a carico.
- Detrazioni oggettive: queste invece possono essere calcolate in base alla propria situazione fiscale e in base al reddito che il contribuente ha scelto di dichiarare.
Le detrazioni oggettive, infatti, possono essere calcolate anche in:
- detrazioni per i lavoratori dipendenti
- detrazioni per i lavoratori autonomi
Calcolo detrazioni fiscali Irpef per redditi da lavoro dipendente
Le detrazioni fiscali previste dal TUIR per il reddito da lavoro dipendente, permettono di ridurre l’Irpef da pagare. Queste spettano nel momento in cui il proprio reddito derivi complessivamente dal lavoro dipendente e da quelli assimilati. Le detrazioni da lavoro dipendente avvengono in base a specifici scaglioni, che sono determinati dall’importo totale che il lavoratore ha percepito durante l’anno. Quindi i lavoratori che:
- hanno un reddito complessivo che non supera gli 8000 mila euro avranno una detrazione pari a 1880,00 da rapportare agli effettivi giorni di lavoro effettuati.
- hanno un reddito tra gli 8000 mila euro e i 28.000 mila avranno una detrazione pari a 978 euro
- I contribuenti con un reddito da lavoro dipendente tra i 28.000 mila e i 55 mila euro avranno una detrazione massima di 978 euro.
- Per i redditi che invece superano i 55.000 mila euro la detrazione da lavoro dipendente è pari a 0.
Detrazioni fiscali Irpef per i lavoratori autonomi
Come previsto dal TUIR, articolo 13, anche i lavoratori autonomi hanno diritto ha una detrazione fiscale dell’Irpef. Questa detrazione prevede che i soggetti come: professionisti, imprenditori, titolari di partita IVA, che eseguano questi lavori a carattere continuativo o occasionalmente, possano usufruire di una determinata detrazione fiscale.
Le detrazioni da lavoro autonomo sono suddivise in due scaglioni quali:
- detrazione pari a 1104 euro se il reddito non supera i 4800 euro
- detrazione pari a 1104 se il reddito è superiore ai 4800 euro ma non supera i 55.000 mila euro.
- Se si superano i 55.000 mila euro, in questo caso si calcolerà la detrazione effettuando un calcolo con la parte minima corrispondente del reddito complessivo e l’importo di 50.200 euro da sottrarre al reddito complessivo.
Detrazioni fiscali Irpef per le famiglie
Le detrazioni fiscali dell’Irpef a carattere familiare prevedono che uno o più componenti della famiglia siano a carico del lavoratore, come:
- il coniuge
- i figli
- i figli adottati o in affido
- i nipoti
- generi, nuore, suoceri, fratelli, sorelle e nonni
Il calcolo delle detrazioni familiari irpef avviene in base a quali siano o meno i redditi percepiti da quest’ultimi, che devono essere inferiori a 1848,00 euro annuali, e soprattutto in base al reddito del contribuente.