Un dominio web è la porta d’accesso all’azienda o all’attività commerciale, è dunque fondamentale per un imprenditore sapere come funziona la registrazione, quale sono le scelte migliori da fare in ottica Seo e dove comprare un dominio ad esempio per un ecommerce in dropshipping.
Scelta del nome per il Dominio
Per una startup che inizi da zero la scelta del nome dell’azienda deve per forza di cose coincidere con un nome a dominio funzionale e disponibile. Il naming deve andare di pari passo con la verifica della disponibilità del dominio .com o .it che andremo poi ad acquistare.
Il nome deve essere qualcosa di originale, dal suono accattivante e non troppo lungo, meglio non andare oltre le tre parole, come abbiamo fatto noi di Smallbusinessitalia. Il suggerimento che mi sento di dare per il naming è quello di affidarsi ad un paio di copywriter diversi, dando loro un brief completo su quello che il nome dovrà esprimere.
Per la scelta del nome ricordate che l’italiano è una lingua molto musicale, apprezzata in tutto il mondo per il naming e quindi essendo italiani sfruttatela e concentratevi su qualcosa che abbia assonanza con la nostra lingua, anche se il nome sarà – per così dire – astratto.
Potremmo acquistare un dominio anche per realizzare un curriculum vitae su internet: potrebbe essere un’idea di successo con un investimento minimo.
Controllare se un dominio è disponibile
Un tool pratico e veloce che uso sempre per verificare se un dominio è disponibile è Domainr.com, che si può usare sia da desktop che tramite la App per smartphone sia per Apple iOs che per Android. inserisci il nome e in un attimo ti fa vedere quali estensioni sono disponibili ed eventualmente puoi acquistare direttamente dai registrar collegati a Domainr.
Quale estensione per un dominio?
Esistono centinaia di estensioni (suffissi) per i domini internet, ma voi dovete concentrarvi esclusivamente sui due che contano veramente: il .it e il .com. Gli altri lasciateli stare, questo non in ottica Seo perchè Google non fa differenza tra un estensione e l’altra per posizionare un sito, ma perchè l’utente medio può fare molta confusione con estensioni diverse da quelle principali.
Vi faccio un esempio pratico: un mio cliente negli Stati Uniti era convinto di aver trovato il nome giusto per la sua azienda, ma il .com non era disponibile e allora fece il grande errore di acquistare il .co, un’estensione che genera un sacco di problemi e confusione negli utenti che invece di arrivare sul suo sito continuavano a digitare .com e andavano su quello del suo competitor.
Inoltre, anche quando si spedivano le email il cliente faceva confusione e invece di scrivere .co scriveva .com, con il risultato che tutte le email di lavoro e quelle commerciali tra cui fatture e preventivi arrivavano al suo competitor generando un caos senza fine. Il risultato? dopo un anno ha chiuso sito e azienda e ha cambiato nome e attività.
Ecco perchè insisto sempre con i miei clienti e suggerisco loro di acquistare solo il .it e il .com.
Comprare un Dominio
Per comprare un dominio internet ci sono centinaia di siti, anche in Italia (aruba.it ad esempio è uno dei più grandi): io consiglio un servizio americano che si chiama Hover.com, ed è gestito da Tucows che per chi non lo conosce è stato uno dei primi registrar di internet fin dagli albori.
Io uso Hover per tre motivi fondamentali:
- costa pochissimo
- il sito viene registrato in un attimo ed è subito operativo
- il supporto (se mai ce ne fosse bisogno) è rapido e disponibile
Con Hover a 12,99 $ si registra il dominio . com, mentre il dominio .it costa 14,99 $, che al cambio con l’euro fanno davvero pochi spiccioli l’anno. Di contro, le email con Hover costano molto, mentre invece sono incluse gratis con gli altri provider come Siteground o lo stesso Aruba.
Se non avete familiarità con l’inglese e preferite un provider italiano, con Aruba i prezzi sono anche inferiori: 4 € per la registrazione del .it, il rinnovo sarà di 9 €. Rispetto ad Hover, Aruba ha secondo me un supporto post vendita più difficile da contattare.
Come puntare un Dominio
Se il provider dove avete registrato il dominio non è lo stesso che fornisce lo spazio web del vostro sito dovete puntare il dominio allo spazio web tramite i DNS. E’ un’operazione che è bene imparare a conoscere perchè ho sempre pensato che un imprenditore debba essere autonomo in molta della gestione web del proprio sito, non si può chiamare uno sviluppatore (e pagarlo) per ogni singola piccola necessità che si può gestire da soli.
I DNS del dominio sono due (identici e contrassegnati dalla lettera A), corrispondono all’IP e quindi sono identificati con un numero diviso a gruppi tramite dei punti, e li trovate nelle impostazioni del dominio stesso: quello che dovete fare è sostituire quelli esistenti con quell del vostro fornitore dello spazio web.
Fatto questo, dovete cambiare anche i nameserver: anche questi sono due e vanno sostituiti con quelli forniti dal fornitore dello spazio web.