Differenze tra Piano di accumulo capitale e Conto deposito

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Piano di Accumulo Capitale e Conto Deposito sono due strumenti finanziari che consentono di iniziare a investire anche se non si dispone di grandi somme di denaro.

Trattandosi di due strumenti molto diversi fra loro, è importante conoscerne bene caratteristiche e funzionalità prima di decidere quale sottoscrivere. Oltre a questo, potrà essere utile consultare le singole offerte e i rendimenti suggeriti dal simulatore di piano d’accumulo e da quelli per i conti deposito. Naturalmente, in caso di dubbi o mancanza di esperienza, è sempre preferibile affidarsi a un professionista del settore, il quale sarà in grado di aiutare a individuare la soluzione migliore.

In questo articolo non forniremo consigli finanziari. Ci limiteremo invece a indicare le principali caratteristiche dei PAC e dei Conti Deposito, definendone il funzionamento.

Che cos’è il Piano di Accumulo Capitale

Quando si parla di PAC, si fa riferimento a un prodotto finanziario che consente al piccolo risparmiatore di avvicinarsi in modo graduale al mondo degli investimenti, accrescendo poco alla volta il capitale investito.

Sebbene le caratteristiche dei Piani di Accumulo possano variare a seconda dell’offerta e del gestore del piano, in linea generale hanno tutti un funzionamento simile, il quale prevede che il sottoscrivente effettui un primo versamento di importo anche non particolarmente elevato, al quale farà seguire versamenti periodici.

Questi potranno avere cadenza mensile, bimestrale, semestrale o annuale. Nel corso del tempo, l’investitore potrà decidere liberamente:

  • se, quando e come modificare la periodicità dei versamenti;
  • quanto versare di volta in volta;
  • se, quando e per quanto tempo interrompere i versamenti.

Avrà inoltre la possibilità di uscire dall’investimento in qualsiasi momento o di ritirarne una parte del capitale.

Il denaro versato verrà utilizzato dal gestore del piano per acquistare titoli azionari o obbligazionari, a seconda di quanto stabilito in sede contrattuale.

Conto deposito: di cosa si tratta

Il conto deposito è uno strumento che può essere considerato, al contempo, di risparmio e di investimento.

Sottoscrivibile presso le banche che offrono il servizio, è considerato un investimento a basso rischio e, per questo, prevede profitti contenuti.

Chi desidera aprire un conto deposito deve innanzitutto disporre di un conto corrente a cui collegarlo. Questo è fondamentale in quanto i versamenti e, quando previsti, i prelievi potranno essere effettuati esclusivamente attraverso bonifici o giroconto da o verso il conto corrente collegato.

A differenza del PAC, il conto deposito non richiede di effettuare versamenti periodici. Questi potranno essere effettuati in qualsiasi momento e in totale libertà.

A seconda delle proprie disponibilità finanziarie e degli obiettivi, il risparmiatore può scegliere se aprire un conto non vincolato, il quale gli consentirà non solo di versare, ma anche di prelevare liberamente il denaro depositato, o uno vincolato.

Il conto vincolato offre in genere profitti un po’ più elevati, ma blocca il capitale per tutto il periodo di tempo stabilito durante la stipula del contratto. Nel caso in cui il risparmiatore avesse bisogno di ritirare anche solo una parte del denaro depositato, si vedrebbe costretto a pagare una penale.