L’Email Marketing Automation è quel processo che attraverso software programmabili consente di rendere autonomi una serie di processi ripetitivi che tolgono tempo e risorse alla gestione delle nostre attività.
Email Marketing Automation: il Libro
L’automazione nel processo dell’email marketing è un vero e proprio accelleratore verso le vendite, Maura Cannaviello nel suo libro la definisce come la benzina del web marketing, ed ha ragione perché nella gestione quotidiana di un e-commerce, di un sito web o di un progetto editoriale come un blog ci sono una serie infinita di azioni ripetitive che possono e devono essere automatizzate per trarne beneficio in termini di vendita e conversione.
Il libro di Maura, ‘Email Marketing Automation: il motore che accelera il rapporto con i clienti e le vendite‘, è un vero e proprio manuale operativo per tutti coloro che lavorano con il web e con l’email marketing.
Consente di comprendere come l’email rappresenta un servizio importante per la fidelizzazione, dato che viene usato da tutti noi regolarmente ogni giorno ed è anche necessario per iscriversi a qualsiasi social network o servizio online.
Maura Cannaviello precisa chiaramente che questo libro è pensato per permettere ai lettori di ottenere subito dei risultati con l’email marketing, applicando quelle strategie che consentono di intercettare nuovi lead, cioè i nuovi iscritti al database e anche facendo crescere il rapporto con gli iscritti convertendolo in vendite.
Perché l’Email Marketing è efficace
Ho intervistato Maura per il WMT di Roberto Serra, e in quella chiacchierata ho avuto modo di capire quale sia l’importanza dell’email marketing nel business online e quali ottimi risultati possa portare nell’ottica di una strategia ben impostata.
Infatti spesso si parte subito dalla piattaforma da utilizzare (Mailchimp o Mailup ad esempio) e si tralascia invece l’aspetto fondamentale: alla base di tutto ci deve essere una strategia e un metodo di lavoro, e proprio per questo lasciamo la spiegazione delle piattaforme online alla fine dell’articolo – come nel libro – e ci concentriamo sugli altri fattori di analisi che dobbiamo conoscere.
Anzitutto diciamo che l’email marketing è efficace perché dalle analisi annuali dell’osservatorio di Mailup si evince che il tasso di apertura delle newsletter (l’open rate) cresce a doppia cifra di anno in anno, e dunque i clienti percepiscono sempre di più l’email come qualcosa di interessante per approfondire un argomento o trovare un’offerta vantaggiosa.
Sono lontani i tristi ricordi di dieci anni fa quando la nostra casella di posta era invasa da spam: grazie a degli accordi internazionali la percentuali di email non richieste si è abbassata notevolmente e questo a fatto si che le newsletter tornassero ad essere apprezzare dagli utenti e portassero con se un grande valore aggiunto nell’ottima dell’aumento del tasso di conversione.
Strategie e Obiettivi della Newsletter
Per ottenere dei benefici tangibili dall’Email Marketing Automation occorre capire che rappresenta il metodo principale utilizzato dal web marketing per la fidelizzazione dei clienti e per indurli a generare una conversione (acquisto, click) sul sito web (blog o landing page).
La ricchezza di questo canale di comunicazione è quindi il database degli indirizzi email che viene costituito attraverso un’attività di Database Building e che consentirà poi di inviare delle newsletter mirate verso un servizio o un prodotto o anche una promozione.
E’ quindi fondamentale avere un obiettivo per il proprio Email Marketing, sapendo che la newsletter non rappresenta l’unico strumento da utilizzare. Ad esempio, gli obiettivi dell’Email Marketing possono essere:
- Aumentare la notorietà della Marca
- Mantenere o incrementare nuovi iscritti
- Acquisire nuovi clienti
- Condivisione dei contenuti del sito
- Vendite
Stabiliti gli obietti e realizzato il proprio database, con l’Email Marketing Automation possiamo inviare in maniera automatica newsletter mirate e segmentate in base ai vari iscritti: newsletter con offerte per il compleanno, oppure offerte dedicate solo alle donne, o ancora newsletter focalizzate su un periodo dell’anno specifico come ad esempio il Black Friday.
Target e Buyer Persona
Per ottenere dei buoni risultati dovrai comprendere appieno quali sono i tuoi destinatari e quale azione ti aspetti che facciano una volta ricevuta la newsletter.
Tempo fa si parlava di generaicamente di target per indicare i clienti, oggi si parla di Buyer Personas perché la Persona non è semplicmente un gruppo sociale ma è l’esatto identikit del tuo destinatario: più dati riuscirai a profilare più preciso sarà l’identikit e quindi la possibilità di riuscire a spedire email mirate.
Questo aspetto ci porta anche nelle problematiche legate alla privacy e a tutto quello che ruota intorno al GDPR.
Iscrizione: opt-in, form online a call to action
Nel libro Maura Cannaviello approfondisce tutte le tematiche pratiche come quelle legate ai vari tipi di iscrizione: opt-in, double opt-in (quella suggerita), e anche quegli spetti legati al form di iscrizione che rappresenta un punto fondamentale nella strategie di email marketing.
Dalla posizione e dall’aspetto grafico del form di iscrizione alla newsletter si determinerà la riuscita o il fallimento dell’intera fase di iscrizione degli utenti al database. Nel libro di parla anche di Call to Action, e di quanto sia importante averne una all’interno di ogni newsletter inviata.
Gestire il Database
Abbiamo detto già quanto il database delle email raccolte possa rappresentare una vera miniera d’oro e quanto sia importante curarlo e aumentarlo durante il ciclo di vita dell’email marketing, perché a lungo andare il database si deteriora: gli iscritti cambiano email, oppure diventano inattivi perché modificano il comportamento o gli usi.
Ecco perché esistono una serie di di strategie e tecniche che funzionano di più rispetto alle altre come ad esempio il banner o l’utilizzo dei social network per incrementare il database delle email.
In ogni caso quello che si deve ricordare è di realizzare dei contenuti che veramente facciano la differenza, sia in termini grafici che informativi. Ogni newsletter dovrebbe avere un obiettivo preciso e il testo al suo interno dovrebeb essere curato da un copywriter SEO per coinvolgere gli utenti e indirizzarli verso la call to action presente nel messaggio.
Frequenza e orario di invio
Nel libro Maura specifica che non esistono delle regole che vadano bene per tutti i settori di mercato riguardo alla frequenza e all’orario degli invii. Spesso anzi gli orari di invio sono schedulati dalla piattaforma che si utilizza, soprattutto con Mailup.
La regola generale è quella di non far passare troppo tempo tra un invio e l’altro, così come di non inviare messaggi troppo frequenti ai nostri iscritti. In linea di massima si dovrebbe inviare almeno una newsletter al mese, considerando di incrementare questo numero una volta andati a regime.
Un calendario editoriale può essere molto efficace per pianificare ed organizzare gli invii, in modo da farli diventare regolari.
Aumentare il tasso di apertura (Open Rate)
Più aumenta il tasso di apertura della newsletter e più crescono le percentuali di conversione che si trasformano poi in acquisti.
Se l’open rate non cresce bisogna incrementare il traffico sulle pagine del sito che intercettano la newsletter per cercare di incrementare i lead, facendo coinvolgere tutti gli strumenti del web marketing (social, landing page e altro) sull’iscrizione alla newsletter stessa.
Lead Generation e Email Marketing
Per ottenere un profitto dalla propria attività online bisognerà far si che i propri servizi, le offerte e tutte le iniziative legate agli eventi ottengano traffico e che il traffico ottenuto venga trasformato – cioè convertito – in vendite o iscrizioni.
Gli utenti potenzialmente interessati all’offerta vengono detti lead, e hanno un valore nettamente superiore rispetto ai semplici utenti di passaggio perhcé rispetto a questi ultimi hanno mostrato un interesse.
La Lead Generation è quindi una strategia di marketing volta a portare nuovi visitatori che possano poi diventare utenti di ritorno e successivamente clienti. In questa ottica la landing page offre delle opportunità interessanti ed è il primo step per iniziare a costruire la fiducia con i propri utenti / clienti.
Quale piattaforma scegliere?
Come accennato all’inizio della recensione, nel libro di Maura Cannaviello la sezione sulla scelta della migliore piattaforma online per fare email marketing automation è alla fine, proprio perché prima deve venire la strategia e dopo la scelta del servizio da utilizzare.
Diciamo che Maura identifica queste piattaforme online come le migliori per fare email marketing automation:
- Mailchimp
- GetResponse
- MagNews
- MailUp
- ActiveCampaign
- Infusionsoft
- Drip
La scelta di una di queste piattaforme dipende da una serie di considerazioni: Mailchimp è gratuita per chi vuole iniziare ma è in inglese, mentre Mailup è in italiano ma si configura subito come un servizio premium con dei costi importanti, basati sulla velocità dell’invio della newsletter.
Nel libro potete trovare apporofondite tutte queste piattaforme così come tutti gli argomenti che abbiamo analizzato nella recensione. Se applicata bene, una strategia di email marketing automation può portare dei frutti di rilievo nel medio e lungo periodo incrementando sia il fatturato che il traffico del sito web.