Le dieci regole del successo lavorativo

Le Regole del Successo Lavorativo

La realizzazione lavorativa è l’obiettivo di tante persone, ma spesso il problema sta nel come raggiungerla, magari nel più breve tempo possibile. Molti esperti si sono interrogati su questo argomento e negli ultimi anni sono iniziati a circolare libri e articoli a riguardo. Proviamo a condensare i suggerimenti degli addetti ai lavori in 10 regole fondamentali.

Tutto quello che ci succede ha un suo perché, anche se all’inizio sembra negativo
Gli imprenditori, e in generale le persone di successo, riescono a ricavare da ogni accadimento gli effetti positivi e canalizzarli per gli obiettivi che ci si pone. Ogni ostacolo nasconde in sé uno o più benefici.

L’importante è andare oltre il momentaneo sfogo, ripercorrendo i passi fatti, al fine di riparare i danni. Diventa leader nel proprio ambito chi vede oltre l’apparenza e scopre nuove strade, sia tra le cose che tra le persone, valorizzando quello che altri hanno scartato. Non è necessario dunque cercare contesti diversi dal proprio, ma basta rendere il proprio il migliore di tutti.

Cancellare dal proprio vocabolario la parola fallimento

Per acquisire una mentalità vincente non va temuto il fallimento, anzi non bisogna proprio tenerlo in considerazione. Da qualunque cosa succede, come già detto nella prima regola, si ricava qualcosa di buono. Tutto dunque incrementa la nostra esperienza lavorativa e il nostro apprendimento quotidiano.

Spesso per paura del fallimento non si tentano nuove strade, eppure rimanere sulle proprie convinzioni senza accettare cambiamenti non è positivo per chi vuole fare davvero una carriera brillante. Per i capi d’azienda e non solo, il fallimento è un evento da cui ripartire con nuovi strumenti per ottenere i risultati desiderati.

Assumersi sempre le proprie responsabilità

Per chi ha incarichi di responsabilità o vuole averli, è fondamentale volerli, con tutto ciò che ne consegue. Chi fugge dalla responsabilità non può accrescere la propria influenza perché manca della giusta maturità. Risulta decisivo dunque cambiare la propria visione delle cose. Rispetto ad esse bisogna essere soggetti e non oggetti e cioè non subire passivamente l’accaduto, ma affrontarlo dalla posizione che si ricopre.

Se ad esempio comunichiamo a un collega un messaggio positivo, ma viene interpretato come negativo, spesso la prima reazione è turbarsi a propria volta dando la colpa all’interlocutore. La mentalità giusta consiste nel riflettere sul dove sia nato l’equivoco nel discorso e cambiare di conseguenza il tono di voce, i gesti e l’atteggiamento.

Comprendere bene quello che accade intorno a sé

Non è necessario che un dirigente sappia tutto quello che succede nella sua azienda. Spesso manca il tempo per approfondire dettagli e particolari, a causa dei mille impegni. Le persone di potere riescono però a distinguere le nozioni essenziali da quelle trascurabili e si concentrano solo sulle prime. Nella loro formazione, gli individui oggi più influenti non si sono concentrati sulla conoscenza di una singola materia, ma hanno capito cosa imparare di ogni settore per avere una visione globale delle cose, senza dover approfondire tutto.

Curare il proprio look

Se è vero che non è necessario essere vestiti da un grande stilista per fare carriera, il decoro personale rimane un requisito da non sottovalutare. Spesso basta guardarsi allo specchio e chiedersi cosa si vuole comunicare con il proprio look, cercando di darsi una risposta. Può essere utile il confronto con amici esperti nel settore per scegliere abiti e tonalità in grado di far risaltare le proprie qualità. La cura di sé passa ovviamente per l’igiene, da tenere presente sin dai primi passi nel mondo del lavoro, a cominciare dai colloqui.

Agire in team

Molti aspiranti imprenditori sono convinti di potercela fare da soli, senza instaurare rapporti di collaborazione con altre persone. Eppure alla base dei migliori successi ci sono team affiatati. E non solo. Nelle fabbriche giapponesi, a mensa, dipendenti e datori di lavoro mangiano allo stesso tavolo e si confrontano sull’andamento degli affari. Un modo di fare che risulta vincente. Questo non significa relazionarsi con i propri collaboratori o responsabili così come si farebbe con un amico stretto. Spesso bisogna essere duri e decisi e saper dire di no, senza farsi condizionare da affetti.

Tenere conto delle esigenze altrui

Sono sempre di più i leader che considerano determinante il rapporto positivo non solo con i propri subalterni, ma soprattutto con il pubblico, con i consumatori. Interpretando le esigenze della gente, si trovano le migliori soluzioni ai propri progetti, soprattutto per quelli ancora in via di definizione. Bisogna sempre lavorare nella mentalità di aiutare gli altri e non soltanto noi stessi. Poter condividere con gli altri la propria felicità crea un’atmosfera autentica e positiva da cui poter ricevere

Amare il proprio lavoro

Per portare un esempio celebre, il pittore Pablo Picasso raccontava di rilassarsi quando lavorava. La realizzazione lavorativa non deve essere solo un appagamento economico: per mirare al massimo serve passione in ciò che si fa. I ricercatori hanno scoperto che molti individui vedono il lavoro come una sfida continua, un modo concreto per arricchirsi di nuove conoscenze. Sperimentare strade innovative e approcciare al proprio mestiere con creatività sono ottimi metodi per poter trovare un lavoro migliore di quello che si ha.

Mantenere spazi personali

L’eccesso a cui si può arrivare è quello di diventare “maniaci del lavoro” ed essere dominati da esso come pensiero costante. Una deriva da evitare per mantenere serenità, così come va abbandonata, per chi mira a una crescita professionale, l’idea che il lavoro è solo un mezzo per portare lo stipendio a casa. Alla lunga trascurare del tutto i propri affetti e il proprio tempo libero può essere deleterio per l’individuo ed avere conseguenze negative sulla propria situazione lavorativa.

Credere nella potenza dell’impegno

Per primeggiare non serve essere il più intelligente, né il più forte: raggiunge il successo chi mette più impegno nelle proprie azioni. Può sembrare una cosa ovvia eppure la tenacia è una componente fondamentale. Sin da giovani bisogna familiarizzare con il valore del sacrificio, l’unico che può darci vera soddisfazione. Fallimentare l’atteggiamento di chi fa il conto alla rovescia per la fine della giornata, mentre è più portato a fare strada chi sa far fruttare al massimo il tempo trascorso sul posto di lavoro.