Abbiamo già trattato in una Guida precedente il fenomeno del Mobbing, ovvero quando al Lavoro vengono deliberatamente applicate violenze fisiche, psicologiche o di demansionamento verso un dipendente da parte dei colleghi e del datore di lavoro. Ma esiste anche un altro fenomeno simile, più sottile ed ugualmente lacerante come la Pressione Psicologica sul Lavoro da parte di un collega o del capo, magari perché non rispetta il contratto di lavoro.
Pressione Psicologia e Stress sul Lavoro
Non puoi lasciare che la pressione psicologica sul lavoro ti condizioni, ti rovini la giornata e rovini quella della tua famiglia: devi cercare di controllarla. Nei casi più gravi, cioè se si arriva a minacce fisiche o verbali, devi avere il coraggio di denunciare e cambiare lavoro. In tutti gli altri casi purtroppo bisogna cercare di riuscire a dominare lo Stress e trovare il modo di gestire le persone (capi o colleghi) che esercitano verso di noi questo stress psicologico con i loro comportamenti. Ma come fare?
Uno strano incontro può rovinarti l’intera giornata: i capi ansiosi creano dipendenti ansiosi e un singolo atteggiamento negativo può rapidamente espandersi a tutto il team. E’ un fenomeno abbastanza comune, sia sul lavoro che fuori dal lavoro: si chiama contagio emotivo e si verifica quando le emozioni o i comportamenti di una persona innescano gli stessi sentimenti in un’altra.
Il contagio emotivo si verifica con emozioni positive, come orgoglio e felicità, ed emozioni negative, come stress o ansia. Detto questo, sono le emozioni negative ad avere un impatto maggiore. Provare una sola emozione negativa durante la giornata lavorativa può influenzare il resto delle nostre interazioni quel giorno e persino restare con noi dopo il lavoro. Inoltre, il semplice vedere qualcuno che è stressato può far aumentare i nostri livelli di cortisolo (ovvero l’ormone dello stress).
Ha senso che le emozioni si diffondano a macchia d’olio sul posto di lavoro. Dopotutto, è dove la maggior parte di noi trascorre la maggior parte del nostro tempo. Quindi, come puoi proteggerti dall’assorbire lo stress degli altri e smettere di diffondere i tuoi sentimenti dentro e intorno all’ufficio? Ecco qualche consiglio.
Come Difendersi? Non farti coinvolgere
Prima di lasciare che le tue emozioni dilaghino in ufficio, è importante ricordare che le tue emozioni sono piuttosto contagiose per le altre persone, specialmente per i nostri amici più sensibili: essere consapevoli delle nostre emozioni e saperle regolare è la chiave per non trasmetterle agli altri.
Se la giornata parte male e finisce peggio, cerca di riuscire a staccare facendo una passeggiata per prendere un pò d’aria fresca. Ci sono due ragioni per cui questo ti aiuterà: in primo luogo, allontanarti dall’ambiente stressante (magari chiedendo di fare Smart Working) ti darà un cambio di scenario e ti aiuterà a ripristinare. In secondo luogo, una camminata a passo svelto attiva neuroni rilassanti nel cervello, facendoci sentire più calmi e rilassati.
Inoltre, esistono anche diverse tecniche di respirazione che possono aiutarti a calmarti. Quando sei agitato, tendi a fare respiri veloci e superficiali, quindi prova invece a fare respiri lunghi e profondi, trattenendo per qualche secondo il respiro.
Se sei in riunione e senti il sangue ribollire, lasciati raffreddare prima di parlare: calmati, tutto passa. Se hai una Call con un collega che ti stressa ogni volta, escogita un piano. Prima dell’incontro, ripeti a te stesso che non sarai influenzato dalla persona o che non diventerà il centro della tua attenzione per il resto della giornata.
Ricorda: non puoi cambiare i tuoi colleghi, ma puoi provare a cambiare il modo in cui rispondi a loro. In caso di dubbio, concentrati sugli aspetti positivi: ciò che ti piace del tuo lavoro e le cose della tua vita per cui vale la pena. Proteggersi dalle emozioni degli altri non è un’impresa facile, ma più ci riuscirai, più piacevoli e rilassanti saranno le tue giornate di lavoro.
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