Telecom Italia è una società per azioni che prende al momento il nome di TIM S.p.A questa è un’azienda italiana che opera nel settore delle telecomunicazioni sia in Italia sia all’estero. L’azienda presenta servizi di telefonia mobile, pubblica, fissa, internet e trasmissioni via cavo non solo nel nostro paese ma anche in Europa.
Al momento, l’azienda si presenta al settimo posto come gruppo economico per fatturato e si presenta anche tra i primi 500 a livello mondiale. Il marchio unificato TIM è stato adottato dal 2016, ed ha chiuso il vecchio marchio di Telecom Italia attivo invece dal 1994. La società al momento è quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana e tramite ADR anche al New York Stock Exchange (NYSE).
Prima di diventare Telecom Italia e infine prendere il marchio Tim, l’azienda ha assunto vari nome come Stipel e poi Sip. La storia della Stipel inizia nel 1925 sotto il regime fascista, nel 1965 l’azienda lascia il nome originario e si attiva in varie zone della penisola italiana prendendo il nome di Sip. Nel 1994, una volta iniziato il processo di liberalizzazione nel campo delle Telecomunicazione avviato prima negli USA e successivamente in Europa a portato l’azienda a prendere il nome di Telecom Italia.
Il gruppo ha avuto origine con l’unione di Sip e con altre società nel settore delle telecomunicazioni del gruppo Stet. Nel 1995, Tim prende vita, e diventa il primo operatore mobile su scala mondiale lanciando sul mercato diverse tariffe che prevedevano l’uso di una carta prepagata.
Nel 1997 si completa la fusione tra Stet e Telecom inoltre viene avviato un processo di privatizzazione in cui si procede alla vendita del 35,26% della società. Lo Stato con questa vendita perde la maggior parte delle sue quote, per favorire la vendita della società a un gruppo di azionisti che possa farsene carico.
Negli anni 2000 entra in campo il gruppo Olivetti che insieme a Tecnost compra e ottiene il 51% delle quote di Telecom Italia. Nel 2001 questa quota viene rilevata da Benetton e da Pirelli e dopo qualche anno entrano a far parte degli azionisti anche il gruppo Generali e Mediobanca. Questi anni, sono comunque molto duri per Telecom Italia, che presenta un indebitamento che cresce per ogni azione, nonostante si sia orientati a risanare il debito.
Nel 2007, dopo il fallimento di Tronchetti Provera nel riportare la società a un andamento profittevole, iniziano ad affacciarsi investitori stranieri. Il compromesso porta dunque il controllo della società a un’azienda telefonica spagnola in collaborazione con un gruppo di azionisti del nostro paese tra i quali figurano Generali, Mediobanca, Intesa e Benetton. Queste società insieme vengono denominate con il nome di Telco S.p.A che controlla così il 23% di Telecom Italia.
A ottobre del 2015 il gruppo Vivendi di origine francese aumenta la sua quota azionaria raggiungendo il 20%, nel Marzo del 2016 questo gruppo diventa infine il principale azionista di Telecom Italia.
Valore delle azioni di Telecom
Le azioni di Telecom Italia sono quotate nella Borsa Italiana a partire dal 4 agosto del 2003 nel momento in cui avviene la fusione tra Telecom Italia e Olivetti.
Il minimo storico per azione di Telecom Italia è stato pari a 0,47 euro per azione ad Agosto del 2013. Il valore massimo delle azioni invece è stato pari a 3 euro durante il 2005. Il capitale sociale di Telecom Italia ha un valore di 19.497.076.112 mentre le azioni ordinarie emesse sono 13.470.955.451 invece le azioni di risparmio, senza diritto di voto sono pari a 6.026.120.661.
Al momento il valore fissato per ogni azione è pari a circa 0,50 centesimi di euro.
Principali azionisti e le tipologie d’azioni di Telecom
Telecom Italia presenta due classi di azioni differenti queste sono quelle di risparmio e quelle ordinarie. Coloro che possiedono le azioni ordinarie possono intervenire, partecipare e votare sua durante le assemblee straordinarie sia durante quelle ordinarie. Coloro che presentano le azioni ordinarie, ricevono infine un dividendo ossia una quota dell’utile netto di Gruppo allocato dalla società.
Coloro che possiedono delle azioni di risparmio invece, non possono votare o partecipare alle assemblee che queste siano straordinarie o ordinarie. Gli azionisti beneficiano della distribuzione di un’utile netto in misura del 5% del valore fisso del titolo pari a 0,55 centesi di euro. Inoltre, hanno il diritto di ricevere anche un dividendo maggiorato pari al 2% del valore fissato rispetto agli azionisti ordinari.
I principali azionisti di Telecom Italia al momento sono: Vivendi con il 23,94%, Telecom Italia 1,08%, Cassa Depositi e Prestiti pari al 4,93%; Investitori istituzionali esteri al 55,48%, Investitori istituzionali italiani con il 2,97% e Altri azioni pari all’11,60%.
Analisi Tecnica Azioni Telecom Italia
Analizzando l’andamento di Telecom Italia presenta un rallentamento del trendline durante il test del supporto che arriva a quota 0,4956. Si presentano dei lievi spunti rialzisti e in molti sperano che il titolo si possa stabilizzare a circa 0,5059.
Al momento, non vi sono investitori istituzionali che dimostrano interesse per Telecom Italia visto che i volumi intraday si presentano pari a 70.372.184. Questi dati risultano essere inferiori alla media dei volumi ad un mese, e quindi poco interessanti per gli investitori. La volatilità giornaliera invece è pari a 1,928, questa indica una stabilità del titolo.
Bollonet è il servizio proposto appositamente dall’ACI - Automobile Club d’Italia - per dare la possibilità di pagare il bollo dell’auto direttamente online, velocizzando la...