Tabella Pensioni fino al 2050

Il sistema pensionistico italiano è soggetto a cambiamenti continui, complice la raccolta dati relativa all’assetto demografico del momento, che comporta l’introduzione o l’eliminazione di opzioni accessorie per andare in pensione, anche con tempistiche anticipate.

Avere a portata di mano una tabella pensioni fino al 2050 ti consente di avere un quadro generale della situazione, anche in prospettiva delle possibilità che ti si aprono per il futuro, potendo al contempo pianificare aspetti importanti della tua vita.

In questo articolo affrontiamo la questione, fornendoti una prospettiva generica sul numero di contribuiti oppure l’età minima per accedere alla pensione nei prossimi 30 anni.

Tabella pensioni fino al 2050: l’attuale sistema pensionistico

Quando si parla di pensioni, ciò che viene in mente è l’erogazione di un determinato importo mensile a favore di soggetti che hanno raggiunto un’età troppo avanzata oppure un’invalidità tale da impedirgli di lavorare.

Dunque, per poter richiedere la pensione, è indispensabile soddisfare determinati requisiti e, per quanto riguarda il nostro Paese, si possono raggruppare in diverse categorie:

  • Pensione di Vecchiaia, che considera l’età anagrafica del contribuente, la quale deve essere almeno di 67 anni (diventano 71 con meno di 20 anni di contributi versati);
  • Pensione Anticipata, che prende in considerazione gli anni di contributi versati, a prescindere dalla propria età, dandoti la possibilità di ritirarti dal mercato del lavoro anche prima dei 60 anni.

Entrando più nel dettaglio della Pensione Anticipata, devi sapere che racchiude diverse opzioni indirizzate a determinate categorie di lavoratori, alcune delle quali hanno valenza temporanea e vengono modificate di anno in anno, come l’APE Sociale, l’Opzione Donna e la Quota 103.

Per saperne di più, ti invitiamo a leggere l’approfondimento dedicato alla Pensione Anticipata e come richiederla.

Un altro aspetto che bisogna considerare è il calcolo della pensione, che attualmente utilizza un modello contributivo, come già anticipato; il che significa che dipende da quanto hai versato all’Inps nel corso degli anni.

Fino al 1995, invece, si parlava di modello retributivo, ovvero si prendevano in esame gli stipendi percepiti, che fossero gli ultimi oppure una media degli stessi.

I fattori che influenzano i dati futuri

Osservando la Tabella pensioni fino al 2050, ti renderai conto che l’età pensionabile e gli anni di contributi da versare cambiano nel corso del tempo e la ragione va ricercata nei fattori che ne influenzano i calcoli.

In sostanza, i dati Istat che vengono presi in considerazione sono due: da una parte l’aspettativa di vita, che sappiamo continua ad aumentare nel corso del tempo, grazie al miglioramento della qualità delle cure.

Dall’altra parte, tuttavia, si assiste ad un fenomeno di progressiva denatalità, dovuta in gran parte all’aumento dei costi di vita e ad un mercato lavorativo ancora troppo precario.

Tieni presente che, considerando il nostro attuale sistema pensionistico, le generazioni attuali con i propri contributi finanziano le pensioni delle generazioni precedenti; pertanto, diminuendo i potenziali lavoratori futuri, si andrà ad influire negativamente sulla possibilità di andare in pensione.

Ecco perché analizzando i dati attuali, potrai notare un costante aumento dell’età minima prevista per la pensione di vecchiaia, oppure di anni nel versamento di contributi per quella anticipata.

Come leggere la Tabella pensioni fino al 2050

Attraverso delle nostre ricerche approfondite, abbiamo potuto raccogliere una serie di dati che riguardano la prospettiva delle pensioni entro i prossimi decenni, ma devi tener prese che si tratta di calcoli approssimativi che si basano sulle attuali ricerche Istat sulla popolazione.

Ciò significa che molto probabilmente saranno soggetti a stravolgimenti nel corso degli anni, in linea con eventuali cambiamenti demografici oppure con introduzioni normative da parte del Governo.

Come abbiamo già anticipato, attualmente esistono numerose modalità per andare in pensione, spiegate nel dettaglio nell’articolo sopra linkato, oltre alla Pensione di Vecchiaia e la Pensione Anticipata Ordinaria. Stiamo parlando per esempio, delle soluzioni temporanee quali APE Sociale, Opzione Donna e Quota 103, così come la Pensione Anticipata per lavori usuranti oppure per i lavoratori precoci.

Per semplicità di consultazione, abbiamo deciso di riportare solo le modalità principali di pensionamento, nonché le più longeve del nostro sistema.

Detto ciò, tieni presente che si tratta sempre di linee guida generiche, in quanto ogni caso contributivo merita un’analisi completa e personalizzata, da effettuare presso gli enti competenti, che sia la piattaforma Inps oppure un patronato locale.

I risultati che puoi ottenere sostanzialmente sono due: l’età presunta in cui potrai andare in pensione e un calcolo approssimativo sull’importo che andresti a prendere.

Per saperne di più su come effettuare il calcolo della pensione, ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento.

Tabella pensioni fino al 2050

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